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Immagini, incontri, riflessioni di un velista curioso
Ci troviamo immersi nel cuore del Mediterraneo in luoghi alla portata di tutti, lungo un percorso fatto a più riprese nel corso di cinque anni, da un velista-viaggiatore che un giorno decide di lasciare il proprio ormeggio che occupava da anni, per fare prua verso est regalandosi il tempo necessario per conoscere e assaporare appieno il fascino unico del Mediterraneo.
«La decisione di lasciare un porto simpatico e sicuro della Liguria e di vagabondare per il Mediterraneo si è rivelata una scelta vincente, che ha rinvigorito la mia passione per la barca a vela.
Anche perché sono convinto che il Mediterraneo è il più bel mare del mondo, un mare che non finisce mai di stupire.»
Il libro non ha l’obiettivo di essere una guida nautica, bensì traccia svariate rotte interessanti, soprattutto tra le isole della Grecia e della Turchia, che sono descritte attraverso l’occhio curioso e indagatore di un giornalista-viaggiatore che ama farsi raccontare i posti da persone native del luogo e dai personaggi che popolano il mare, figure spesso atipiche, che attraverso il loro passato spiegano il loro presente e le loro aspettative.
Il solitario Alain Capon, i vagabondi Jackie e David, lo scultore Skevos Vrondos, il padre dei marina turchi Hasan Kacmaz sono solo alcuni dei personaggi che animano le pagine di questo libro.
«L’aspetto di gran lunga più importante di questo modo di andar per mare, al di là di immergersi nella bellezza e nelle peculiarità dei luoghi, al di là del piacere di navigare, è però un altro.
Si tratta del sentirsi più aperti al rapporto con gli altri, di una particolare predisposizione ad incontrare persone con le quali vivere brevi ma intensi rapporti umani.»
L’autore ci porta anche a conoscere i luoghi al di là del porto e del suo lungomare per inoltrarsi nel suo entroterra, salire su colline e montagne e godersi lo spettacolo dall’alto attraverso stupendi itinerari naturalistici.
Lo spirito di questo velista curioso trova piena realizzazione anche in un importante apparato fotografico di 72 pagine, che traducono in colori e immagini i personaggi incontrati e i luoghi visitati.
Questa non è un’impresa, ma semplicemente un gran bel viaggio per mare, che ha regalato momenti ed emozioni indimenticabili all’autore e al suo equipaggio.
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Giorgio Daidola Torinese, classe 1943, non si rassegna a fare il pensionato. Sposato con Cristina e padre di Filiberto, di ventun anni, continua caparbiamente a coltivare tutte le sue passioni: è docente universitario a Trento, giornalista e scrittore di mare e di montagna, viaggiatore-sciatore in telemark, velista d’altura e collezionista di libri antichi, ovviamente di mare e di montagna. Nel 2015 pubblica Viaggio in Mediterraneo (Edizioni Il Frangente) sui suoi vagabondaggi velici nel mare più bello del mondo. Nel 2016 vince il Premio Gambrinus con il volume Ski Spirit (Alpine Studio) sui suoi ultimi trent’anni di viaggi sugli sci da telemark nei sette continenti. Nel 2017 pubblica Sciatori di montagna (Mulatero), dodici racconti sui personaggi che hanno fatto la storia dello scialpinismo. Collabora regolarmente con le riviste «Ski Alper», «Dislivelli» e «In Movimento» per la montagna, con la rivista «Bolina» per il mare. Nel film Il diritto ed il rovescio, di Alberto Sciamplicotti, selezionato e premiato in parecchi film festival di montagna e avventura, racconta la sua vita in eterna fuga, alla ricerca del bello e della gioia di vivere. Il suo grande sogno rimane quello di vivere mare e montagna, vela e alpinismo, come un’unica grande avventura. |